Monitoriamo con rigore la nostra adeguatezza patrimoniale in modo da garantire costantemente una dotazione di capitale coerente con la nostra propensione al rischio e con i requisiti di vigilanza.
Abbiamo mantenuto una forte solidità patrimoniale anche in assenza di aumenti di capitale che hanno caratterizzato altre banche italiane (l’ultimo è del 1998).

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La disciplina europea in materia di vigilanza bancaria è stata rafforzata negli ultimi anni con la direttiva Capital Requirements Directive IV e il regolamento Capital Requirements Regulation (il c.d. pacchetto CRD IV/CRR o Basilea 3). La nuova normativa impone requisiti patrimoniali più stringenti per fronteggiare i rischi tipici dell'attività bancaria in relazione alla tipologia e all’ammontare dei rischi assunti.

Basilea 3

Nel corso del 2014 sono entrate in vigore le direttive europee Capital Requirements Directive IV e Capital Requirements Regulation, il cosiddetto pacchetto CRD IV/CRR o Basilea 3, recepito dalla Banca d’Italia nella circolare n. 285 del dicembre 2013.

Questa nuova normativa mira a:

  • migliorare la capacità del settore bancario ad assorbire gli shock derivanti da tensioni economiche e finanziarie;
  • migliorare la gestione del rischio e la governance;
  • rafforzare la trasparenza e l’informativa delle banche.

Basilea 3 è composto da tre pilatri (“pillar”):

  • primo pilastro: capitale, copertura del rischio, contenimento della leva finanziaria. Comporta requisiti patrimoniali più stringenti per fronteggiare i rischi tipici dell'attività bancaria;
  • secondo pilastro: gestione dei rischi e vigilanza;
  • terzo pilastro (“pillar III”): disciplina di mercato e nuovi requisiti di informativa al pubblico.

Coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2024:

  • Common Equity Ratio (CET1 phase-in): 15,2%;
  • Total Capital Ratio (TC phase-in): 17,7%.